Le macchine sono tra noi, ma sono invisibili

Le macchine sono tra noi

Le macchine sono tra noi, ma sono invisibili

Da quando abbiamo inserito quella vera e propria estensione della nostra personalità (chiamato volgarmente smartphone) nella nostra vita, tutte le attività sono monitorate, catalogate, suddivise per cluster per poi essere analizzate così da fornirci servizi di cui pensavamo di non avere bisogno. Tutto quello che facciamo con il nostro smartphone viene recepito. Per non parlare degli altri device come gli smartwatch e gli assistenti vocali (Siri per primo, ma ora anche Alexa e Google Home), entrati in pochissimi mesi nell’uso comune, che ascoltano tutto quello che diciamo e monitorano ogni nostro passo e battito cardiaco.

Sembra una situazione distopica, ma è così che funziona. E se non ci stiamo ribellando, c’è un solo motivo: che siamo pigri. La percezione di comodità (e non quella di assuefazione) che ci danno i nuovi servizi grazie a tutte queste informazioni non è sostituibile e molto spesso è reale. Ordinare da casa un qualsiasi bene per vederselo recapitare il giorno dopo (o dopo poche ore), leggere solo le notizie che ci interessano, ascoltare nuove canzoni che molto probabilmente ci piacciono, è gratificante.
Tutte le informazioni che forniamo alle macchine, consapevolmente o no, le aiutano ad imparare e migliorare per poter essere utilizzate per svolgere le attività che non portano valore al cliente e che verranno presto sostituite da un software. In realtà siamo ancora lontani dal poter sostituire in toto l’attività umana. Ad esempio l’utilizzo della Machine Translation per la traduzione di un testo ha un livello di accuratezza non ancora paragonabile a quello di un traduttore umano.

A livello di redazione tecnica si sta cercando di reperire e organizzare sempre al meglio le informazioni così da poterle automatizzare. Per quanto ci riguarda abbiamo integrato nei processi redazionali diverse attività automatiche tra cui:

  • Verifica del testo. Oltre alla controllo delle regole grammaticali di base viene verificato l’utilizzo dei termini del glossario e della guida di stile del cliente.
  • Automazione del processo di redazione tramite sistemi di RPA e ML. Per alcuni documenti abbiamo automatizzato il processo di redazione così da ridurre gli errori e i tempi di consegna.
  • Verifica della leggibilità. Il testo viene analizzato con un software specifico, che restituisce dei dati per migliorare la leggibilità.
  • Verifica del recupero della memoria di traduzione. Prima della pubblicazione e della traduzione, il documento redatto viene confrontato con la memoria di traduzione aziendale tramite un software che consiglia se e dove effettuare le modifiche per poter ridurre i costi di traduzione.

Tutte queste automazioni sono frutto di studi e di investimenti durati molti mesi per poterci permettere di essere pronti a raccogliere le sfide che arriveranno nel prossimo futuro, e non farci prendere in contropiede. Piuttosto che resistere al cambiamento, preferiamo esserne parte!

Luca Vettorello
CEO

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